Funzionamento del tribunale durante la pandemia

A complemento del decreto del Consiglio federale, il Tribunale amministrativo federale ha disciplinato i termini ordinatori e la notificazione degli atti processuali. Il funzionamento della giustizia è garantito, in particolare grazie al telelavoro generalizzato.

26.03.2020

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La pandemia attualmente in corso si ripercuote anche sulla giustizia, che deve di principio rimanere operativa anche in condizioni difficili. Per garantire il proprio funzionamento, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha in particolare esteso il lavoro a domicilio e adottato un nuovo disciplinamento per i termini ordinatori e la notificazione degli atti processuali. Data la pressione alla quale è già sottoposto, e che è destinata a crescere ulteriormente, il tribunale approva l'estensione delle ferie giudiziarie pasquali – che dureranno ormai dal 21 marzo al 19 aprile 2020 – decisa il 20 marzo 2020 dal Consiglio federale per le procedure civili e amministrative (dal 21 marzo al 19 aprile 2020).

 

Disciplinamento dei termini

Per quanto riguarda i termini ordinatori, il TAF ha deciso quanto segue, a complemento del decreto del Consiglio federale del 20 marzo: i termini assegnati dai giudici, toccati dalle ferie giudiziarie e con scadenza prima del 19 aprile 2020, spireranno tutti il 19 aprile. Inoltre, nel fissare nuovi termini nei procedimenti per i quali in virtù di una legge speciale la sospensione dei termini prevista dalla legge federale sulla procedura amministrativa (PA) non è applicabile, i giudici del TAF dovranno tener conto delle circostanze straordinarie alle quali il nostro Paese è confrontato. A richiesta di parte, i termini giudiziari attualmente in corso saranno adeguatamente prorogati conformemente all'articolo 22 capoverso 2 PA o riconsiderati, tranne nel caso delle procedure urgenti.

 

Notificazione degli atti processuali

La pandemia crea difficoltà per la notificazione degli atti processuali. Ad esempio, gli invii della Posta svizzera non sono più recapitabili in alcuni Paesi, o lo sono soltanto in modo limitato. Anche in Svizzera, non è più possibile recapitare tutti gli invii; alcune filiali della Posta sono state chiuse. Pertanto, il TAF ha deciso, a complemento del decreto del Consiglio federale, di rimandare la notificazione nei procedimenti in cui è impossibile recapitare atti di causa in territorio svizzero o all'estero, e questo finché non sarà di nuovo possibile notificare gli atti per via ordinaria.

 

Misure sanitarie

Oltre ad assicurare il suo funzionamento, il TAF considera assolutamente prioritaria anche la necessità di proteggere la salute dei suoi collaboratori. Per questa ragione da inizio marzo rinuncia a qualsiasi evento interno non indispensabile per il suo funzionamento. Il tribunale ha inoltre raccomandato alle presidenze delle sue corti di rimandare tutti i dibattimenti e tutti gli atti procedurali non urgenti. Dall'inizio della crisi scoppiata a febbraio, ha adottato man mano nuove misure in funzione dell'aggravarsi della situazione e delle raccomandazioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Oltre alle persone particolarmente vulnerabili, attualmente tutti i giudici e i collaboratori la cui presenza in sede non è indispensabile operano in telelavoro. Anche i collaboratori che devono accudire i figli lavorano da casa nei limiti delle loro possibilità. Per lo staff ristretto di personale che deve essere presente in sede a San Gallo sono previste misure particolari.