L’ottimismo al centro della Giornata per le cancelliere e i cancellieri

La terza Giornata per le cancelliere e i cancellieri ha dato l’opportunità ai 130 partecipanti di avere uno scambio di vedute e parlare di ottimismo, plurilinguismo e dell’arte di produrre la birra.

20.09.2023 - Stéphane Oppliger

Condividere
Scambio vivace e presentazione di Sigmar Willi sull'ottimismo della Giornata degli impiegati giudiziari.

«Il nostro è un lavoro solitario, con poche occasioni di scambio». Constantin Hruschka, uno dei 130 partecipanti alla Giornata per le cancelliere e i cancellieri 2023, si fa portavoce di una difficoltà condivisa alla quale l’evento, proposto a Rorschach sulle rive del lago di Costanza, ha cercato di dare una risposta. Ramona Klein, che ha organizzato la giornata con il suo team, è consapevole del problema e ha scelto di affrontarlo fornendo consigli pratici e proponendo temi che andassero oltre il lavoro. Il primo relatore, ad esempio, ha spiegato l’importanza dell’ottimismo.

«Gli ottimisti vivono più a lungo e meglio.»

Sigmar Willi

«Benché il mondo sia diventato un posto migliore, oggi è più complicato rimanere ottimisti. Eppure gli ottimisti vivono più a lungo e meglio», ritiene Sigmar Willi, professore alla Ostschweizer Fachhochschule di San Gallo e relatore alla Giornata per le cancelliere e i cancellieri. Gli effetti benefici dell’ottimismo si fanno sentire sul piano sia personale che professionale. Sigmar Willi insiste sull’importanza di essere positivi nelle emozioni, nelle relazioni e nell’impegno sul lavoro, perché ciò permette di trovare un senso alla propria attività e di essere più efficaci.

Willi offre anche alcuni suggerimenti per mantenere il sorriso: parlare lasciando trasparire buonumore affinché anche le colleghe e i colleghi restituiscano positività, con effetti benefici per tutti. Circondarsi di simboli che trasmettono gioia. Decorare l’ufficio con oggetti associati a emozioni positive. Infine accettare che non sempre una giornata no può trasformarsi in una giornata sì.

Stress, pagina bianca, plurilinguismo
In ogni caso, la splendida giornata di settembre che ha fatto da cornice all’evento non ha potuto che iscriversi nel segno della positività. Le cancelliere e i cancellieri hanno avuto modo di partecipare a diversi workshop lungo tutto l’arco della giornata. Il mattino, i tre cancellieri romandi Mélanie Balleyguier, Frédéric Lazeyras e Laura Hottelier hanno ad esempio seguito il workshop sulla gestione dello stress. «È stato molto utile e interessante. Ci ha fatto riflettere su una problematica che riguarda molti di noi, ma ci ha anche permesso di condividere esperienze e soluzioni», afferma Frédéric Lazeyras. Ai partecipanti sono stati dati suggerimenti e strategie per identificare, gestire e ridurre lo stress. In un altro workshop le cancelliere e i cancellieri hanno imparato ad argomentare in modo convincente per uscire vincenti da una discussione.

Nel pomeriggio le cancelliere e i cancellieri hanno avuto modo di riflettere sul cosiddetto blocco della pagina bianca o sulla questione del plurilinguismo, intrinsecamente legata al federalismo. Pur non essendo una regola al Tribunale amministrativo federale, la conoscenza attiva di una seconda lingua è auspicata in quanto facilita ad esempio la ricerca di sentenze in altre lingue. Peraltro, le modalità di redazione delle sentenze cambiano da una lingua all’altra, rendendo più complicato il compito della cancelliera o del cancelliere.  

Birrificio, battello, mostra d’arte
La giornata si è conclusa con attività più rilassanti. Alcuni partecipanti hanno scoperto la mostra d’arte «Wasser, Wolken, Wind», altri hanno visitato il birrificio Kornhausbräu, altri ancora hanno fatto una gita in battello sul lago di Costanza. Per Jean-Marie Staubli, che ha scelto l’ultima opzione per godersi il sole settembrino, la giornata e le attività proposte sono state utilissime, soprattutto dopo la pandemia e tutti i cambiamenti che ha apportato, tra cui il telelavoro. Anche per lui, quindi, è stato molto importante dedicare una giornata allo scambio tra colleghe e colleghi.

Altri articoli del blog